Interprete LIS durante conferenza su accessibilità digitale – Accessibility Days 2025

Accessibility Days 2025: crescere insieme verso un web più accessibile

Perché torniamo agli Accessibility Days: progettare per le persone

L’accessibilità digitale non è un trend passeggero, né un obbligo da rispettare solo per adempiere alle normative vigenti (come l’European Accessibility Act). È una responsabilità trasversale che coinvolge ogni fase del nostro lavoro: dalla progettazione allo sviluppo, fino alla comunicazione.

Ci poniamo domande essenziali: il nostro sito è navigabile da chi ha una disabilità visiva? La nostra web app è utilizzabile in caso di disabilità temporanee? Rispondere a queste domande significa progettare esperienze digitali più giuste, inclusive e umane.

L’accessibilità è qualità, innovazione e rispetto. Non è qualcosa da rimandare alla fine di un progetto, ma un approccio da integrare fin dall'inizio. Per colmare il gap di consapevolezza, partecipare agli Accessibility Days è una delle occasioni migliori: un evento che unisce persone, tecnologie e buone pratiche per costruire un web davvero accessibile.

L’edizione 2025 prevede tre track parallele, contenuti anche in streaming e tante opportunità di confronto.

Perché torniamo agli Accessibility Days: progettare per le persone

Molti raccontano che partecipare agli Accessibility Days ha cambiato il loro modo di vedere il digitale. Accessibility Days è, infatti, molto più di un evento tecnico. Incontrare persone con disabilità e ascoltare le loro esperienze quotidiane, anche nell’uso delle tecnologie, è un modo incisivo per uscire dal comfort tecnico e entrare in un dialogo davvero umano.

Agli Accessibility Days 2025 ci interroghiamo su cosa significhi davvero “Il Digitale che Accoglie”. Se c’è qualcosa che rende questa conferenza unica, è proprio questo: uno spazio ponte, radicalmente aperto, in cui persone con disabilità e professionisti del digitale si incontrano da pari, condividendo esperienze, idee e bisogni.

Accessibility Days unisce comunità, competenze e storie in un dialogo vivo, accessibile e intergenerazionale. L’edizione 2025, il 15 e 16 maggio all’Istituto dei Ciechi di Milano, rilancia con una sede simbolica, più workshop pratici, esperienze immersive e un’agenda ancora più ricca, senza perdere la forza inclusiva e trasformativa che la contraddistingue.

5 buoni motivi per non mancare agli Accessibility Days 2025

Se lavori nel digitale, e ancora non hai segnato le date in agenda - e fin qui il nostro post non è stato abbastanza convincente - ecco cinque motivi per non perderti l’evento.

1. Per capire cos’è davvero l’accessibilità digitale

Oltre le linee guida, oltre le checklist: c’è l’esperienza. Agli Accessibility Days trovi contenuti pratici e concreti per chi vuole davvero progettare un digitale che accoglie. Talk, seminari e workshop ti aiuteranno a capire come applicare le normative sull’accessibilità (come le WCAG - Web Content Accessibility Guidelines - o l’EU Accessibility Act), ma anche a scoprire strumenti e approcci per creare esperienze digitali inclusive e progettare siti web accessibili. Che tu sia alle prime armi o una persona professionista del settore, è l'evento migliore per restare aggiornato e non perdersi tutte le novità.

Ma non è solo questione di codice o buone pratiche: il vero cuore dell’evento sono le esperienze sensoriali immersive, pensate per metterti nei panni degli altri e ampliare lo sguardo. Tra le attività di quest’anno ci sono:

La Stanza Silenziosa, creata con il contributo di Casa delle Luci e l’Ente Nazionale Sordi di Milano, per vivere in prima persona la quotidianità di chi ha una disabilità uditiva.

Aperitivi e cene al buio con Dialogo nel Buio, per sperimentare il mondo da una prospettiva visiva differente. I posti sono limitati, e l’esperienza è indimenticabile.

Perché l’accessibilità non è solo un requisito tecnico, ma una questione di empatia, ascolto e trasformazione.

2. Per ascoltare chi l’accessibilità la vive ogni giorno

Agli Accessibility Days potrai ascoltare testimonianze dirette di chi vive con una disabilità e racconta quanto possa fare la differenza un sito web ben progettato. È un’occasione preziosa per uscire dalla teoria e toccare con mano l’impatto sociale del design inclusivo.

Quest’anno, tutto questo accade in un luogo fortemente simbolico: l’Istituto dei Ciechi di Milano, che dal 1840 è un punto di riferimento per l’inclusione. È stato il primo in Italia ad adottare l’alfabeto Braille e ancora oggi porta avanti con determinazione la sua missione: costruire piena integrazione scolastica, lavorativa e culturale per ciechi, ipovedenti e pluridisabili visivi.

Proprio grazie a questa sede speciale, sarà possibile partecipare anche alle visite guidate al Museo Braille, un patrimonio unico di memoria e innovazione accessibile. Le visite sono gratuite, accompagnate dalle guide esperte dell’Istituto, e su prenotazione.

3. Per conoscere strumenti e approcci che migliorano i prodotti (e le persone)

Agli Accessibility Days trovi talk ispiranti, per chi vuole rendere il digitale davvero accessibile, concreto e umano.

Dalle tecnologie assistive ai framework di design inclusivo, dagli strumenti per la valutazione dell’accessibilità alle buone pratiche per la scrittura di codice e componenti frontend, fino alle best practice sul plain language: gli Accessibility Days sono l'occasione migliore per conoscere l’accessibilità digitale, esplorare strumenti e metodologie all'avanguardia nel campo e portare nuove soluzioni nel tuo lavoro.

Qui alcuni talk consigliati dal team Nephila:

  • Oltre i confini del default: progettare componenti non standard accessibili di Diana Bernabei
  • Tavola rotonda sullo sviluppo accessibile
  • Tavola Rotonda: accessibilità e Intelligenza Artificiale - Esplorando il futuro inclusivo
  • (Non) Dirlo con i colori di Antonio Giovanni Schiavone
  • Tipografia, leggibilità e accessibilità digitale di Giulia Laco


4. Per connetterti con chi sta trasformando il digitale (dall’interno)

Ti immergerai in una comunità viva, attiva ed eterogenea: professionisti, aziende, enti pubblici, designer, sviluppatori, content designer provenienti da settori diversi ma uniti da un obiettivo comune. È l’opportunità perfetta per scambiare idee, farti ispirare, stringere nuove collaborazioni e contribuire insieme a una rete che punta a rendere l’accessibilità digitale uno standard condiviso.

Tre workshop da non perdere:

  • Content Design Accessibile con Letizia Sechi - content designer, facilitatrice e nostra consulente - e Luca Rosati.
  • Creare Esperienze Digitali Inclusive: Workshop sull'Accessibilità Web e Mobile con la partecipazione di Diana Bernabei, che ci sta affiancando in materia di accessibilità digitale.
  • Identificare e raccogliere problemi di accessibilità che partono dal design 2.0 con Chiara Cielo Longobardi, UX Designer.


5. Per contribuire a una cultura digitale più inclusiva

Partecipare agli Accessibility Days aiuta a comprendere che l’accessibilità non è una funzionalità da aggiungere a posteriori. Non si tratta di un plugin che rende magicamente accessibile un applicativo, né di un singolo attributo ARIA (Accessible Rich Internet Applications). È un impegno progettuale e culturale, che richiede scelte consapevoli e un approccio inclusivo integrato nel processo creativo fin dall’inizio.

Ripensare percorsi, contenuti e interazioni significa rimettere al centro l’esperienza utente, e costruire un digitale più equo, più umano. Un luogo in cui le tecnologie assistive non siano un’aggiunta “extra”, ma una parte naturale e prevista della progettazione.

Come ci ha raccontato Diana Bernabei durante uno dei nostri incontri:

“Il modo migliore per capire l'accessibilità è navigare un sito a occhi chiusi. Serve attenzione al dettaglio, non soluzioni standard.”

E come scrive Letizia Sechi, nella sua newsletter di maggio 2025:

“L’accessibilità non è un’aggiunta a posteriori: è un’idea progettuale. E come tale, coinvolge tutte le persone come utenti.”

Nephila e gli Accessibility Days: un percorso condiviso

Come azienda di sviluppo web e parte attiva della community open source, ci siamo avvicinati fin da subito all’accessibilità digitale. Abbiamo imparato che non si improvvisa, né si esaurisce in numeri o badge: è una cultura da coltivare.

Non è una semplice feature, ma un modo di pensare, progettare e lavorare che mette al centro tutte le persone, senza escluderne nessuna.

Un sito accessibile non aiuta solo chi ha una disabilità permanente, ma anche chi vive una condizione temporanea o situazionale: una frattura, una connessione lenta, una neurodivergenza (come i DSA), o semplicemente le mani occupate da un neonato.

L’inclusione autentica si gioca nella qualità dell’esperienza digitale. Un’interfaccia compatibile con screen reader, un modulo compilabile da tastiera, un video sottotitolato, un linguaggio chiaro e rispettoso: non sono “extra”, ma forme concrete di rispetto per chiunque usi le tecnologie.

Essere presenti agli Accessibility Days, come sponsor e partecipanti, ci permette di confrontarci con chi vive e costruisce ogni giorno l’accessibilità. È un’opportunità preziosa per scoprire pratiche virtuose, approcci innovativi e portare a casa strumenti utili da condividere nel nostro lavoro quotidiano.

Dietro le quinte del nostro impegno

Integrare l’accessibilità nella cultura aziendale significa andare oltre le dichiarazioni formali: significa allineare ciò che costruiamo a ciò che comunichiamo. Per Nephila, questa è una delle chiavi per una trasformazione digitale davvero etica.

Il 15 e 16 maggio saremo agli Accessibility Days 2025 con entusiasmo e partecipazione:
 – In presenza a Milano con Sabrina e Nicole (Comunicazione e Marketing), referenti del nostro impegno sulla comunicazione inclusiva; e con Glenn, sviluppatore frontend e membro attivo della community.
 – Da remoto, con Simone e Cristiano, anche loro del team di sviluppo frontend, pronti a condividere con il resto del team i contenuti più stimolanti.

L’accessibilità digitale coinvolge ogni persona in Nephila, da chi sviluppa codice a chi comunica valore.
 Se vuoi confrontarti con noi, cerca il ragnetto bianco 8-bit sulle t-shirt blu e nere: saremo felici di condividere storie, spunti e visioni per un web più inclusivo.

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Siamo curiosi di scoprire cosa è l’accessibilità digitale per te!
Non esitare a contattarci, se hai domande o curiosità.

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